Dopo aver conseguito la maturità classica, muove i primi passi nel teatro alla fine degli anni settanta, promuovendo e animando la cooperativa milanese del Teatro degli Eguali. Fra i numerosi allestimenti teatrali a cui partecipa: Sogno di una notte di mezza estate, musical rock da Shakespeare per la regia di Gabriele Salvatores, Un marziano a Roma di Ennio Flaiano, per la regia di Antonio Salines, e due allestimenti molièriani, Il malato immaginario e Il Tartufo accanto a Franco Parenti.
Deciso a intraprendere la carriera di solista comico, si esibisce al Derby Club e allo Zelig, storici cabaret milanesi. Il nome d’arte Gioele Dix nasce nel 1987, dopo un provino allo Zelig con Gino e Michele e Giancarlo Bozzo; «fin da ragazzino sognavo un nome con la x, che non fosse Bettino Craxi, Tom Mix, Otto Dix. Gioele è il nome di un profeta della Bibbia, omaggio alla mia identità ebraica»[1]. Raggiunge la popolarità nel 1988 nel varietà televisivo Cocco di Rai 2 con il personaggio dell’automobilista incazzato.
Negli anni novanta si afferma come attore ed autore di teatro con Mai a stomaco vuoto (1990), Antologia di Edipo (1991), Anna, con le sonorizzazioni di Hubert Westkemper e le musiche di Mario Guarnera (1992), Sto ristrutturando (1993), Questa estate (1994), La mia patente non scade mai (1988) e Mi sembra che andiamo bene (1997).
In questi anni si afferma anche come attore televisivo con Tre passi nel delitto (Rai 2, 1993), Olimpo Lupo – Cronista di nera (Canale 5, 1995), Uno di noi (Rai Uno, 1996) fino alle apparizioni in Mai dire gol con Claudio Bisio della Gialappa’s band (1997-2001) con l’imitazione di Alberto Tomba.
Agli inizi degli anni 2000 è stato protagonista di vari impegni cinematografici e televisivi, fra cui i film Se fossi in te e, nel 2004, Ora e per sempre al fianco di Giorgio Albertazzi.
Tra i molti spettacoli teatrali di questo periodo: Cuori pazzi di Francesco Tullio Altan (2000), Il libertino di Éric-Emmanuel Schmitt insieme a Ottavia Piccolo (2001), in cui è il primo uomo italiano a recitare in teatro nudo integralmente, Corto Maltese, da testi di Hugo Prattcon musiche di Paolo Conte. Nel 2003 torna sulla scena con Edipo.com con la regia di Sergio Fantoni (2003), La Bibbia ha quasi sempre ragione con Cesare Picco al pianoforte (2004), pièce che tendono ad accentuare la dimensione del racconto, sfruttando le sue naturali doti di affabulatore.
Nel 2007 entra come comico nel cast di Zelig con il suo personaggio dell’automobilista incazzato.
Nel 2008 è in scena con gli spettacoli Tutta colpa di Garibaldi, con testi di Gioele Dix, Sergio Fantoni e Nicola Fano per la regia di Sergio Fantoni e successivamente Dixplay di Gioele Dix, con la partecipazione di Bebo Best Baldan e la regia di Giancarlo Bozzo. Sempre nel 2008 partecipa all’edizione di Zelig di quell’anno.
Nel 2009 realizza la sua prima regia teatrale per il gruppo degli Oblivion firmando lo spettacolo Oblivion Show, che girerà l’Italia per due stagioni. Segue nel 2011 il loro secondo spettacolo Oblivion Show 2.0 il sussidiario. In questi anni crescente è il suo impegno nella regia, in particolare di spettacoli con comici protagonisti: firma la regia di Sogno di una notte di mezza estate prodotto dal Festival Shakespeariano di Verona, dello show antologico Facciamo che io ero io con Maurizio Lastrico, fino all’adattamento del norvegese Matti da slegare per la coppia Enzo Iacchetti–Giobbe Covatta e al successivo Fuga da via Pigafetta con Paolo Hendel.
Nel 2009, 2010, 2011, 2012, 2013, 2014 e 2016 continua a partecipare a Zelig TV in onda su Canale 5.
Nel 2013 è nel cast di Pazze di me, regia di Fausto Brizzi; sempre nello stesso anno partecipa a Vinodentro, con la regia di Ferdinando Vicentini Orgnani. Nel 2014 è nel cast di Confusi e felici, regia di Massimiliano Bruno.
La televisione lo vede partecipare a diverse serie TV tra cui: Il giudice meschino, regia Carlo Carlei (2014), Anna e Yusef, regia Cinzia TH Torrini, (2015), Io ci sono, regia di Luciano Manuzzi, insieme a Cristiana Capotondi. La serie TV narra la storia realmente accaduta dell’avvocato pesarese Lucia Annibali il cui viso venne deturpato da sostanze acide in seguito a un’aggressione sul pianerottolo di casa propria.
Dal 2014 al 2017 è protagonista di un format di grande successo presso il Teatro Franco Parenti: Giovedix letterari, un percorso dedicato alle letterature che lo hanno influenzato e appassionato, leggendo, commentando e stimolando curiosità, riflessioni, connessioni. Nel 2015 e per le due stagioni successive è in scena con Il malato immaginario di Molière regia di Andrée Ruth Shammah, nel ruolo del protagonista. Nel 2016 e nel 2017 porta in scena Vorrei essere figlio di un uomo felice, di e con Gioele Dix, in cui narra l’Odissea del figlio di Ulisse, ovvero come crescere con un padre lontano. Un approfondimento alla sua maniera di una vicenda letteraria e umana fitta di simboli, creando un recital vivace e documentato, fra suggestioni colte, rimandi alla contemporaneità e affondi di feroce ironia.
Sempre nel 2017 partecipa inoltre come ospite a un episodio di Camera Café, ed è nel cast della serie TV Sotto copertura – La cattura di Zagaria, episodio 2×07.
Nell’ultimo film di Luca Miniero Sono tornato, uscito nel febbraio 2018, è nel cast insieme a Massimo Popolizio, Stefania Rocca e Frank Matano.